“Scambio sul posto” è ancora un’ottima

“Scambio sul posto” è ancora un’ottima

In ambito fotovoltaico si parla molto dei sistemi di accumulo, che consentirebbero l’utilizzo dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici anche negli orari notturni, visti come la soluzione definitiva per la completa, o quasi, autonomia energetica.

E’ vero … sono stati fatti grandi passi in avanti sia dal punto di vista tecnologico che in termini di riduzione dei costi ma, in attesa anche di una normativa chiara e favorevole, ai nostri clienti preferiamo ancora suggerire il sistema dello “scambio sul posto” : una soluzione di accumulo virtuale molto ben concepita, anche se un po’ complicata nel calcolo, che permette di sfruttare bene il proprio impianto fotovoltaico.

Premettendo che massimizzare l’autoconsumo è sempre l’obiettivo principale, lo scambio sul posto fa sì che anche l’energia non consumata istantaneamente possa venir pagata all’utente. Riassumiamo brevemente:

L’energia prodotta da un impianto FV o viene utilizzata per alimentare istantaneamente delle utenze oppure viene immessa in rete (valore leggibile sul contatore bidirezionale); quest’ultima, facendo un bilancio annuo con quella prelevata dalla rete nei momenti di produzione nulla o insufficiente, verrà ripagata all’utente per un valore/kwh pari a circa i 2/3 del costo/kwh in bolletta (semplifichiamo risparmiando tutti i conteggi che si potranno trovare nei siti specializzati).

Considerando che in una batteria, una volta carica, non sarà più possibile immettervi l’eccesso di energia prodotta, per cui inevitabilmente una parte di questa andrà perduta (pensiamo ad un periodo di ferie in estate), ecco che lo “scambio sul posto” diventa – senza ulteriori investimenti – una batteria virtuale molto più capiente.

Un esempio semplice semplice :

Se un impianto (residenziale) produce 4.000 kwh/anno ed ho un autoconsumo pari al 50% , immetterò in rete 2.000 kwh/anno. Ipotizziamo un costo medio dell’energia in bolletta, comprensivo di tutte le componenti, di 28cc/kwh; con lo SSP mi potrebbe venir calcolato un valore di restituzione pari a 18 cc/kwh:

  • 2000 kwh/a x 0,18€/kwh = 360 €/anno

Vediamo con un sistema di accumulo : se riuscissi a recuperare anche l’80% dell’energia non autoconsumata, avrei un risparmio in bolletta di

  • 1600 kwh/a x 0,28€/kwh = 448 €/anno …. 88 €/anno in più rispetto allo scambio sul posto

Oggi batterie più regolatore di carica comportano un costo ancora superiore ai 2.500-3.000 € … la sentenza non è poi tanto ardua

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